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Anca

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LINK SP-CL

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  • La curvatura a S permette di riprodurre la forma anatomica del femore
     
  • Profilo nervato per stabilità primaria ed elasticità strutturale1, 3,7
     
  • Conservazione dell’osso
     
  • Impianto minimamente invasivo
     
  • Rivestimento LINK HX

Sviluppato per trasmissione della forza fisiologica

La fissazione metafisaria di SP-CL è assistita dal rivestimento HX (CaP).8 Allo stesso tempo, la regione distale lucidata dello stelo previene il dolore nella regione della coscia.9,10 Medialmente, il sistema SP-CL poggia lungo la lunghezza del calcare (linea di Shenton) e ha lo scopo di promuovere una distribuzione fisiologica delle forze.
 

Sollecitazione dell’osso ridotta

La struttura a nervature garantisce una fissazione iniziale nella rotazione nell’osso spugnoso. Ciò consente di ottenere elasticità nonostante il comprovato concetto “fit and fill” nel femore prossimale. In questo modo, le nervature non solo forniscono un’elevata stabilità primaria7, ma ottengono anche doppia elasticità in combinazione con la lega LINK Tilastan-S. Ciò contribuisce a ridurre il cosiddetto fenomeno di “stress shielding”, ovvero di sollecitazione ossea.1

Conservazione dell’osso

Gli steli anatomici richiedono strumenti anatomici. I compressori del sistema SP-CL seguono esattamente il disegno anatomico degli steli e preparano lo strato osseo per lo stelo SP-CL secondo i contorni naturali del canale intramidollare nel femore prossimale.

Mentre il profilo laterale piatto dell’impianto è pensato per proteggere il grande trocantere durante l’intervento, i compressori per osso spugnoso aiutano a preservare il tessuto osseo durante la resezione.11
 

Il set di strumenti compatto ed ergonomico permette un lavoro intraoperatorio efficace e senza intoppi.12

Design testato

Il sistema di protesi d’anca LINK SP-CL, grazie al design anatomico non cementato e alle diverse versioni, è pensato per il trattamento di una vasta gamma di pazienti. Per soddisfare in modo speciale le numerose esigenze relative agli impianti, le componenti femorali seguono costantemente il principio della forma anatomica dello stelo4, utilizzato con successo ormai da decenni.

La forma anatomica a S contribuisce a ridurre i picchi di sollecitazione, che costituiscono un problema frequente negli steli dritti con bloccaggio a tre punti. Allo stesso tempo, conferisce all’impianto una maggiore stabilità rotazionale.1, 5, 6
 

SP-CL - Flyer

Name: 644_SP_CL_Flyer_en_2017-08_004.pdf
Misura: 567 KB

SP-CL - Product Rationale

Name: 6440_SPCL-Product-en-2019-02-005.pdf
Misura: 798 KB

SP-CL - Impl., Instr, OP

Name: 6462_SP-CL_HX_Lat_Plus_OP-Impl-Instr_en_2020-08_002.pdf
Misura: 1 MB
  1. Langhans, M., Hofman, D., Ecke, H., & Nietert, M. (1992). Der Einfluß der Formgebung des Prothesenschaftes auf die Beanspruchung des proximalen Femurs. Unfallchirurgie, 18(5), pp. 266-273.
  2. Schill S, Thabe H. (2000). Long- and Mid-Term Results of the Cementless Link Prosthetic System in Combination with the Ribbed Stem and Screw-in Cup, Type "V". Orthopädische Praxis, 36, pp. 160-167.
  3. Thabe H, Wolfram U, Schill S. (1993). Medium-term results using the cement-free link endoprosthesis. Ribbed shaft V socket. Zeitschrift fur Orthopädie und ihre Grenzgebiete, 131(6), pp. 568-573.
  4. Annual Report 2016; Swedish Hip Arthroplasty Register; www.shpr.se
  5. Noble, P., Alexander, J., Lindahl, L., Yew, D., Granberry, W., & Tullos, H. (1988). The anatomic basis of femoral component design. Clinical Orthopaedics and Related Research(235), pp. 148-165.
  6. Denaro, V., & Fornasier, V. (2000). Fill, fit and conformation - an anatomical and morphometric study of a hip component in total hip arthroplasty (Rippen-Link). European Journal of Orthopaedic Surgery & Traumatology, 10(4), pp. 239-247.
  7. Pipino, F., Keller, A. (2006). Tissue-sparing surgery: 25 years’ experience with femoral neck preserving hip arthroplasty. Journal of Orthopaedics and Traumatology, 7(1), pp. 36-41.
  8. Palm, L., Jacobsson, S., & Ivarsson, I. (2002). Hydroxyapatite coating improves 8- to 10-year performance of the link RS cementless femoral stem. The Journal of Arthroplasty, 17(2), pp. 172-175.
  9. Petrou, G., Gavras, M., Diamantopoulos, M., Kapetsis, T., Kremmydas, N., & Kouzoupis, A. (1994). Uncemented total hip replacements and thigh pain. Archives of Orthopaedic and Trauma Surgery, 113(6), pp. 322-326.
  10. Khanuja, H., Vakil, J., Goddard, M., & Mont, M. (2011). Cementless femoral fixation in total hip arthroplasty. The Journal of Bone & Joint Surgery, 93(5), pp. 500-509.
  11. DiGiovanni, C.W., Garvin, K.L., Pellicci, P.M. (1999). Femoral preparation in cemented total hip arthroplasty: reaming or broaching? Journal of the American Academy of Orthopaedic Surgeons, 7(6), pp.349-357.
  12. Documento interno W. Link (DOC-05042)

Protesi d’anca LINK C.F.P.

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  • Resezione ossea minima conservando il collo femorale
     
  • Forma anatomica dello stelo e antiversione integrale
     
  • Il collare permette la trasmissione delle forze di compressione fisiologiche nel femore 1, 2
     
  • Tasso di sopravvivenza del 98,3% dopo 11 anni3

Trasmissione della forza fisiologica

Due diversi tipi di curvatura dello stelo permettono l’adattamento all’anatomia individuale del paziente, fornendo un supporto esteso dell’impianto sulla linea di Shenton. La struttura a nervature garantisce una fissazione sicura e stabile nella rotazione nell’osso spugnoso.4, 5
 

Protesi d’anca con approccio “bioarmonico” con conservazione del collo femorale

Lo stelo per protesi d’anca C.F.P. consente l’impianto non cementato con conservazione del collo femorale. È stato sviluppato appositamente per pazienti giovani e attivi, in cui l’estesa aspettativa di vita comporta una probabilità maggiore di presentare un allentamento asettico con una protesi d’anca convenzionale rispetto ai pazienti più anziani.

Il design dello stelo per protesi d’anca C.F.P. incorpora principi di carico e ancoraggio biomeccanici, conformi all’anatomia e alla fisiologia dell’anca. Ciò garantisce un ancoraggio stabile e resistente alle sollecitazioni della protesi.3

La resezione con conservazione del collo femorale crea condizioni favorevoli per interventi successivi.
 

Sollecitazione dell’osso ridotta

Il profilo nervato pronunciato e la lega LINK Tilastan conferiscono allo stelo un’elevata elasticità strutturale e materiale rispetto ad altri sistemi d’anca. Questo a sua volta diminuisce al minimo la rigidità femorale, riducendo così il cosiddetto fenomeno di “stress shielding”, ovvero di sollecitazione ossea.6

Risultati clinici positivi a lungo termine

Numerosi risultati a lungo termine con tassi di sopravvivenza fino al 98,3% dopo 11 anni evidenziano il successo e la grande affidabilità dello stelo C.F.P.3

Ultimi rating ODEP disponibili sul sito www.odep.org.uk

Lussazione della testa acetabolare

Resezione della testa acetabolare

Resezione del femore prossimale

Identificazione dell’apertura del canale midollare

Apertura del canale midollare

Determinazione della dimensione dello stelo

Guida nel compressore

Alesatura del collo del femore

Preparazione della riduzione di prova

Riduzione di prova

Impianto dello stelo

Guida nello stelo

Riduzione di prova finale

Posizionamento della testa protesica

Stelo protesico C.F.P. in situ

C.F.P. - Impl. Instr. OP

Name: 671_CFP_OP-Impl-Instr_en_2020-01_005.pdf
Misura: 1 MB

C.F.P. XS - Flyer

Name: 671_CFP-XS_Flyer_en_2017-08_002.pdf
Misura: 341 KB
  1. Prendergast, P., & Taylor, D. (1990). Stress analysis of the proximo-medial femur after total hip replacement. Journal of Biomedical Science, 12(5), pp. 379-382.
  2. Keaveny, T., & Bartel, D. (1993). Effects of porous coating and collar support on early load transfer for a cementless hip prosthesis. Journal of Biomechanics, 26(10), pp. 1205-1216.
  3. Kendoff, D., Citak, M., Egidy, C., O'Loughlin, P., & Gehrke, T. (2013). Eleven-year results of the anatomic coated CFP stem in primary total hip arthroplasty. The Journal of Arthroplasty, 28(6), pp. 1047-1051.
  4. Noble, P., Alexander, J., Lindahl, L., Yew, D., Granberry, W., & Tullos, H. (1988). The anatomic basis of femoral component design. Clinical Orthopaedics and Related Research(235), pp. 148-165.
  5. Denaro, V., & Fornasier, V. (2000). Fill, fit and conformation - an anatomical and morphometric study of a hip component in total hip arthroplasty (Rippen-Link). European Journal of Orthopaedic Surgery & Traumatology, 10(4), pp. 239-247.
  6. Langhans, M., Hofman, D., Ecke, H., & Nietert, M. (1992). Der Einfluß der Formgebung des Prothesenschaftes auf die Beanspruchung des proximalen Femurs. Unfallchirurgie, 18(5), pp. 266-273.

C.F.P. II

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  • Forma anatomica

  • Resezione ossea minima che preserva il collo femorale

  • Ottimizzazione degli strumenti per un flusso di lavoro più semplice

LINK uno dei pionieri per quanto riguarda i design di protesi anatomiche con conservazione del collo e ha alle spalle decenni di esperienza nello sviluppo di questa tipologia di stelo.

Lo stelo C.F.P.*, introdotto nel 1998, ha da allora segnato fortemente l'ulteriore sviluppo di steli corti nel mondo. Oggi, se facciamo riferimento al passato, troviamo un impressionante numero di casi precedenti con tassi di sopravvivenza fino al 98,3% dopo 11 anni.1

Nello stelo C.F.P. II questa eredit continua utilizzando caratteristiche di design clinicamente testate e combinandole con i requisiti odierni di un moderno stelo corto.

Il design specifico dell'impianto e dello strumentario ha un basso impatto sull’osso e mini-invasivit sui tessuti molli e si adatta all'anatomia naturale del femore.2 Pertanto C.F.P. II , allo stesso tempo, all'altezza del suo nome e incarna i nostri principi anatomici di conservazione dell'osso e di "anatomia che definisce la forma".

Il sistema accompagnato da un set di strumenti compatto ed ergonomico che consente al chirurgo di eseguire l'artroplastica in modo fluido ed efficiente, indipendentemente dall'approccio chirurgico preferito.

* Collum Femoris Preserving (Conservazione del collo femorale)

icon

Profilo a nervature

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Forma anatomica

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Rivestimento LINK HX
(CaP)

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Conservazione delle ossa e dei tessuti molli2

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Supporto MIS


Design anatomico dell'impianto

La forma anatomica si adatta alla naturale anatomia femorale e riduce efficacemente la concentrazione dello stress.4, 5, 6

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Collo lucido e corto per un maggiore ROM ed una minore usura.

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Profilo a nervature per un'eccellente stabilità primaria e secondaria
La struttura a nervature clinicamente testata serve ad ancorare lo stelo nella rotazione nell'osso spugnoso e fornisce un'elevata stabilità primaria e secondaria.4, 9, 10

icon

Punta distale conica e arrotondata
La sezione distale dello stelo facilita l'impianto riducendo anche l'incidenza del dolore alla coscia che può essere causato dal fissaggio endomidollare di un impianto dell'anca.11, 12

icon

Rivestimento LINK HX (CaP)
La superficie osteoconduttiva favorisce la crescita ossea.7

Rivestimento LINK HX (CaP) -
Tecnologia di superficie per il fissaggio a lungo termine

L'HX è un rivestimento CaP osteoconduttivo di circa 15 μm di spessore che viene applicato in un processo elettrochimico. Grazie al rivestimento HX ultrasottile e altamente solubile, la struttura cellulare porosa del substrato sottostante viene mantenuta aperta. Ciò favorisce l'osteoconduzione e consente un'osteointegrazione stabile per la stabilità secondaria.7

 


Design anatomico del compressore

Gli steli di forma anatomica richiedono strumenti di forma anatomica. I compressori del sistema C.F.P. II seguono rigorosamente il design anatomico dello stelo.

icon

Zone ad alto fissaggio
Sezione trasversale AP concava per la massima conservazione dell'osso e impegno delle nervature prossimali.

icon

Incastro a pressione
I compressori e gli impianti sono abbinati per fornire un incastro a pressione ottimale.

icon

Profilo dentato dei compressori
Lo stelo C.F.P. II è ancorato in un letto di osso spugnoso compatto. I denti dei compressori assicurano che la sostanza spugnosa sia saldamente compatta.3, 8

icon

Punta distale arrotondata
Guida sicura per evitare un passaggio falso.

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splash

C.F.P. II Hip System - Product Rationale

Name: 6712_CFP_II-Product-EN-2021-07-002.pdf
Misura: 1 MB

C.F.P. II Hip System - Surgical Technique

Name: 6711_CFP_II_OP-Impl-Instr_en_2020-02_001.pdf
Misura: 769 KB
  1. W.T. Stillwell. (1987). The Art of Total Hip Arthroplasty. Grune & Stratton, pp. 296.
  2. Annual Report 2016; Swedish Hip Arthroplasty Register; www.shpr.se.
  3. Internes Dokument W. Link
  4. Vidalain, J. P., et al. (2011). The Corail Hip System. A practical approach based on 25 years of experience. Springer Heidelberg. pp. 54.
  5. Pipino, F., Keller, A. (2006). Tissue-sparing surgery: 25 years’ experience with femoral neck preserving hip arthroplasty. Journal of Orthopaedics and Traumatology, 7(1), pp. 36-41.
  6. Langhans, M., Hofman, D., Ecke, H., & Nietert, M. (1992). Der Einfluß der Formgebung des Prothesenschaftes auf die Beanspruchung des proximalen Femurs. Unfallchirurgie, 18(5), pp. 266-273.
  7. Noble, P., Alexander, J., Lindahl, L., Yew, D., Granberry, W., & Tullos, H. (1988). The anatomic basis of femoral component design. Clinical Orthopaedics and Related Research (235), pp. 148-165.
  8. Denaro, V., & Fornasier, V. (2000). Fill, fit and conformation - an anatomical and morphometric study of a hip component in total hip arthroplasty (Rippen-Link). European Journal of Orthopaedic Surgery & Traumatology, 10(4), pp. 239-247.
  9. Palm, L., Jacobsson, S., & Ivarsson, I. (2002). Hydroxyapatite coating improves 8- to 10-year performance of the link RS cementless femoral stem. The Journal of Arthroplasty, 17(2), pp. 172-175.
  10. DiGiovanni, C.W., Garvin, K.L., Pellicci, P.M. (1999). Femoral preparation in cemented total hip arthroplasty: reaming or broaching? Journal of the American Academy of Orthopaedic Surgeons, 7(6), pp.349-357.
  11. Schill S, Thabe H. (2000). Long- and Mid-Term Results of the Cementless Link Prosthetic System in Combination with the Ribbed Stem and Screw-in Cup, Type “V”. Orthopädische Praxis, 36, pp. 160-167.
  12. Thabe H, Wolfram U, Schill S. (1993). Medium-term results using the cement-free link endoprosthesis. Ribbed shaft V socket. Zeitschrift fur Orthopädie und ihre Grenzgebiete, 131(6), pp. 568-573.
  13. Petrou, G., Gavras, M., Diamantopoulos, M., Kapetsis, T., Kremmydas, N., & Kouzoupis, A. (1994). Uncemented total hip replacements and thigh pain. Archives of Orthopaedic and Trauma Surgery, 113(6), pp. 322-326.
  14. Khanuja, H., Vakil, J., Goddard, M., & Mont, M. (2011). Cementless

LINK SPII

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  • Il design si adatta alla forma anatomica del femore
     
  • Utilizzato con successo da 40 anni1
     
  • Verificato da numerosi dati clinici1, 5
     
  • Presenza minima di fratture periprotesiche11
     
  • Impianto minimamente invasivo

Sistema provato clinicamente

Da oltre 40 anni, il sistema per anca LINK SP II si distingue come uno dei sistemi di protesi d’anca cementata più affidabili.1 Il suo design e le diverse dimensioni lo rendono la migliore protesi cementata possibile per la maggior parte dei pazienti.1

Ricostruzione anatomica ottimale

SP II è un sistema che offre grande modularità. Le diverse possibili variazioni dell’angolo CCD, della lunghezza del collo e della lunghezza dello stelo consentono la massima flessibilità per la ricostruzione delle strutture anatomiche nell’ambito di artroplastiche primarie e di revisioni. La punta dello stelo è curvata sulla sezione laterale per evitare impatti durante l’inserimento nel canale midollare. Il design affusolato dello stelo soddisfa tutti i requisiti per ottenere un impianto minimamente invasivo su tessuti molli e in grado di preservare le ossa.

Risultati clinici positivi a lungo termine

Numerosi risultati a lungo termine con tassi di sopravvivenza fino al 92,3% dopo 23 anni evidenziano il successo e la grande affidabilità dello stelo SP II1.

 * www.odep.org.uk; Orthopaedic Data Evaluation Panel

Design anatomico

La forma anatomica dei centralizzatori ne permette il posizionamento centrale nel canale midollare. Ciò contribuisce a garantire un rivestimento uniforme del cemento, in grado di avvolgere l’impianto in modo ottimale7. Allo stesso tempo, le nervature anteroposteriori e mediolaterali contribuiscono alla stabilità rotazionale.2, 8, 9, 10

Sviluppato nel 1978 e disponibile con una testa protesica modulare dal 1984, questo stelo femorale ha riscosso grande successo riportando una grande influenza sul principio della protesi anatomica dell’anca.1 La curvatura a S, che segue l’anatomia naturale del femore, si è dimostrata molto efficace su questo sistema. Questa successo è stato riconfermato negli ultimi 40 anni in numerose pubblicazioni, tra cui nel Registro svedese di artroprotesi di anca (Swedish Knee Arthroplasty Register).1, 3 L’eccezionale storia clinica è stata la ragione dello sviluppo della protesi a nervature, dello stelo C.F.P. e del sistema SP-CL, sviluppati sullo stesso principio.

Neutralizza le forze di torsione

La forma curva dello stelo permette a questo di inserirsi nel canale femorale, adattandosi perfettamente all’anatomia.6 Ciò impedisce picchi di sollecitazione, come avviene invece con il bloccaggio a tre punti degli steli dritti, e favorisce una maggiore stabilità rotazionale dello stelo.2
 

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SPII - Teaserflyer

Name: 6433_SP_II_Teaserflyer_EN_2021-08_004.pdf
Misura: 675 KB

SPII - Product Rationale

Name: 6432_SP_II_Product_EN_2021-08_004.pdf
Misura: 1 MB

SPII - Surgical Technique

Name: 6431_SP_II_OP-Impl-Instr_en_2020-03_001_MAR-02619_1-0.pdf
Misura: 1 MB

ODEP raiting - SPII Model Lubinus & Lubinus Cup

Name: 114_ODEP_rating_Flyer_SPII_Cementend_cups_final.pdf
Misura: 2 MB
  1. Kärrholm, Lindahl, Malchau, Mohaddes, Rogmark, Rolfson, ANNUAL REPORT 2015; The Swedish Hip Arthroplasty Register  
  2. W.T. Stillwell. The Art of the Total Arthroplasty. Grune & Stratton, Inc. 1987; pp. 296
  3. H. Malchau et al; Prognosis of Total Hip Replacement, Orthopädie, Universität Göteborg, Schweden, 2002
  4. Malchau H, Herberts P, Ahnfelt L. Prognosis of total hip replacement in Sweden. Follow-up of 92.675 operations performed 1978-1990. Acta Orthop Scand 1993;64 (5): 497-506
  5. Garellick, Kärrholm, Rogmark, Rolfson, Herberts, ANNUAL REPORT 2014; The Swedish National Hip Arthroplasty Register.; p. 75
  6. Annaratone, Giovanni; Surace, Filippo Maria; Survival analysis of the cemented SPII stem; J Orthopaed Traumato (2000) 1:41-45. Springer Verlag
  7. LINK News Orthopädie aktuell, Spinger-Verlag GmbH & Co. KG, SPII® Modell Lubinus® - Stellenwert der SPII® Modell Lubinus® Hüftprothese im aktuellen Bericht des Nationalen Schwedischen Hüft-TEP-Registers von 1979 - 2002 
  8. Langhans, M., Hofman, D., Ecke, H., & Nietert, M. (1992). Der Einfluß der Formgebung des Prothesenschaftes auf die Beanspruchung des proximalen Femurs. Unfallchirurgie, 18(5), pp. 266-273.
  9. Noble, P., Alexander, J., Lindahl, L., Yew, D., Granberry, W., & Tullos, H. (1988). The anatomic basis of femoral component design. Clinical Orthopaedics and Related Research(235), pp. 148-165.
  10. Denaro, V., & Fornasier, V. (2000). Fill, fit and conformation - an anatomical and morphometric study of a hip component in total hip arthroplasty (Rippen-Link). European Journal of Orthopaedic Surgery & Traumatology, 10(4), pp. 239-247.
  11. High risk of early periprosthetic fracture after primary hip arthoplasty in elderly patients using a cemented, tapered, polished stem: An observational, prospective cohort o study on 1,403 hips with 47 fractures after a mean follow-up time of 4 years· Broden C, Mukka S, Muren O, Eisler Stark A, Skoldenberg O, Acta Orthopaedica 2015; 86 (1):x-x  

LINK Direct Anterior Approach (DAA)

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  • Programma di formazione sulla tecnica DAA di LINK
     
  • Set di strumenti per DAA dedicato
     
  • Approccio economico

Il concetto di accesso anteriore diretto (Direct Anterior Approach, DAA) di LINK mira a stabilire partnership di collaborazione durature fra chirurghi. L’offerta include un programma completo di insegnamento della tecnica DAA con moduli formativi efficienti che comprendono teoria, “cadaver lab”, visite in clinica e formatori locali.

 


APPROCCIO ANATOMICO con steli anatomici realizzati da LINK

L’approccio conservativo dei tessuti incontra gli steli per la conservazione delle ossa
 

  • La punta lucida favorisce l’inserimento facile e sicuro1

  • L’antiversione integrata facilita l’accesso al femore

  • La spalla laterale appiattita contribuisce alla conservazione delle ossa e dei tessuti molli2


Partnership di COLLABORAZIONE

Perfettamente adattata in base alle vostre esigenze
 

  • Corsi di formazione “peer to peer”

  • Visite in clinica

  • Formatori locali per un supporto continuo


Formazione EFFICACE

Basi solide per prestazioni efficienti
 

  • Interpretazione semplice della DAA

  • Flusso di lavoro degli strumenti intuitivo3

  • Nessun lettino di trazione


Approccio ECONOMICO

Piccolo investimento, grande differenza
 

  • Set di strumenti ottimizzato

  • Nessuna attrezzatura chirurgica aggiuntiva

  • Richiesto solo un assistente

Il set di strumenti per DAA dedicato di LINK consiste in un assortimento di strumenti modificati che riflettono i requisiti specifici dell’approccio.

 

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Direct Anterior Approach (DAA) - Teaserflyer

Name: 615_DAA_Teaserflyer_en_2018-07_001.pdf
Misura: 2 MB

Direct Anterior Approach (DAA) - Surgical Technique

Name: 615_DAA_OP_en_2018-05_002_final.pdf
Misura: 2 MB
  1. Internal document W. Link (DOC-05042)
  2. Vidalain, J. P., et al. (2011). The Corail Hip System. A practical approach based on 25 years of experience. Springer Heidelberg. pp. 54.
  3. Internal document W. Link (DOC-09118)

Protesi di ricostruzione LINK MP

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  • Tecnica chirurgica
  • 3D Ansicht
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  • Impianto semplice 5
     
  • Opzioni flessibili
     
  • Risultati di successo1, 2

Il sistema di ricostruzione LINK MP garantisce ai chirurghi la flessibilità intraoperatoria e la certezza1 essenziali per affrontare con successo interventi di revisione con marcata perdita ossea. Il design unico di questo sistema ha riportato risultati eccezionali per decenni.2, 3, 4
 

Con soli tre vassoi portastrumenti, il sistema MP consente un intervento chirurgico semplice e veloce e un processo fluido in cinque fasi. Il sistema modulare permette al chirurgo un elevato grado di flessibilità per quanto riguarda l’adattamento della lunghezza della gamba, offset e antiversione, indipendentemente dall’ancoraggio distale non cementato o cementato dello stelo. Ciò permette una risposta intraoperatoria rapida e priva di complicazioni all’anatomia e ai difetti individuali. 5

Gli steli in tutte e sei lunghezze hanno un’angolazione di 3° che permette di seguire facilmente la curvatura anatomica del femore. Lo stelo conico di 2° con nervature longitudinali garantisce una stabilità eccellente nel femore, anche in caso di importanti difetti prossimali.2
 

Gli steli cementati sono in grado di garantire un fissaggio sicuro anche in condizioni di bassa qualità ossea.
Il collegamento dentato PowerLock consente di regolare la lunghezza dello stelo in fase intraoperatoria mediante distanziatori con incrementi da 10 mm fino a 30 mm per le artroprotesi di revisione. L’assenza di una connessione conica fa in modo che la lunghezza dello stelo insieme all’antiversione e offset possano essere regolati retrospettivamente senza compromettere il fissaggio distale.

 

Segmenti del collo con offset, angoli CCD e volumi variabili con o senza fori di sutura consentono di adattare la ricostruzione del femore prossimale in base al particolare difetto e all’anatomia.
 

Non cementato

Cementato

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MP - Teaserflyer

Name: 667_MP_Teaserflyer_Schloss_en_2017-06_001.pdf
Misura: 345 KB

MP - Product Rationale

Name: 667_MP_Product_Rational_en_2019-05_002.pdf
Misura: 2 MB

MP - Impl. Instr. & OP

Name: 6673_MP_SurgTech_EN_2023-02_004.pdf
Misura: 2 MB

MP - Impl. Instr. & OP - old instruments

Name: 6674_MP_SurgTech_EN_2023-02_003.pdf
Misura: 2 MB

MP Monoblock Hip System - OP, Impl. & Instr.

Name: 6571_MP_Monoblock_SurgTech_EN_2022-10_002.pdf
Misura: 1 MB
  1. Postak PD, Greenwald AS: The Influence of Modularity on the Endurance Performance of the LINK® MP® Hip Stem. Orthopaedic Research Laboratories, Cleveland, OH, 2001
     
  2. Rodriguez, J. A., et al., et al. Reproducible fixation with tapered, fluted, modular, titanium stem in revision hip arthroplasty at 8-15 years follow-up. The Journal of Arthroplasty. 2014, 29.;
     
  3. Kwong LM, Miller JA, Lubinus P: A Modular Distal Fixation Option for Proximal Bone Loss in Revision Total Hip Arthroplasty. J Arthroplasty Vol. 18 No. 3 Suppl. 1 2003
     
  4. Klauser et al. - Medium-term Follow-Up of a Modular Tapered Noncemented Titanium Stem in Revision Total Hip Arthroplasty, The Journal of Arthroplasty Vol 28 No. 1, 2013, 84-89)
     
  5. Documenti interni (Rapporto reclami e Confronto competitor)

MP Monoblock

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  • Tecnica chirurgica
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  • Stelo da revisione di tipo Wagner più corto sul mercato
     
  • Versione monoblocco e modulare in un’unica famiglia
     
  • Strumenti semplici e ottimizzati
     
  • Flessibilità intraoperatoria

Tornando alle comprovate caratteristiche progettuali del sistema di ricostruzione MP, la versione monoblocco MP è progettata per soddisfare le esigenze della moderna chirurgia di revisione e per completare la famiglia MP con una nuova versatilità. Il cono da 2° e la geometria ampia e collaudata della scanalatura di MP conferiscono allo stelo una stabilità assiale superiore e riducono il rischio di cedimento.1 La superficie ruvida e sabbiata dello stelo realizzata in Tilastan-S biocompatibile favorisce l’osteointegrazione e il rimodellamento osseo per fornire stabilità a lungo termine.2 Il basso rischio di cedimento combinato con una versione con offset elevato riduce al minimo il rischio di lussazione, mentre il cono corto e il collo appiattito forniscono una grande libertà di movimento.1, 2, 3

La tecnica chirurgica e gli strumenti forniscono un’ampia versatilità intraoperatoria. Il risultato è un sistema che consente al chirurgo una flessibilità illimitata all’interno della famiglia MP.4

Gli strumenti sono progettati per stabilire una correlazione precisa e riproducibile tra alesatore, posizionamento del componente di prova e impianto per aiutare a prevedere il centro di rotazione ideale e supportare la stabilità a lungo termine dell'articolazione dell'anca.4

 

icon

Inserimento guidato
Collegamento fisso dello
strumento per un controllo
rotazionale completo

icon

Fori di sutura
Fori di sutura di Ø 3 mm
con bordi lisci e lucidi

icon

Punta arrotondata
Le punte degli steli sono arrotondate

icon

Porzione del collo
2 opzioni di offset e angoli CCD,
collo appiattito e lucidato A/P, cono 12/14 corto

icon

Superficie
PoroLink, superficie ruvida
e sabbiata, 200x

icon

Parte distale dello stelo
Cono di 2° nella porzione distale
da 8 a 10 scanalature con geometria
ampia e conica

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MP Monoblock Hip System - OP, Impl. & Instr.

Name: 6571_MP_Monoblock_SurgTech_EN_2022-10_002.pdf
Misura: 1 MB
  1. Pierson J, Small S, Rodriguez J, Kang M, Glassman A. The Effect of Taper Angle and Spline Geometry on the Initial Stability of Tapered, Splined Modular Titanium Stems. J Arthroplasty. 2015 Jul;30(7):1254-9
  2. Rodriguez et al. – Reproducible fixation with a tapered, fluted, modular, titanium stem in revision hip arthroplasy at 8-15 years follow-up, The Journal of Arthroplasty 29 Suppl. 2 (2014) 214-218 Berry – Treatment of Vancover B3 Periprosthetic Femur Fractures with a fluted tapered stem, clinical orthopaedic and related research Number 417, pp 224-231
  3. Dr. med. Martin Ellenrieder. Einfluss der Defektgröße des femoralen Knochenlagers auf die Primärstabilität modularer Revisionshüftstiele - eine biomechanische Analyse (Seite 16)
  4. Internal Document W. Link (DOC-10571)

 


i1CUP

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  • Versatile nell’utilizzo
     
  • Qualità affidabile
     
  • Sistema su misura

Il cotile i1Cup è un cotile press-fit non cementato emisferico realizzato in lega di titanio e disponibile nella versione con o senza gole circonferenziali. Il rivestimento superficiale è in titanio con idrossiapatite o fosfato di calcio bioattivo ed è connotato da trabecole tali da garantire elevata porosità ed un’efficace osteointegrazione.

La coppa emisferica è appiattita polarmente per garantire l'inserimento facilitato e sicuro nell’acetabolo.

Dispone di 3 fori craniali per l’alloggiamento di viti di stabilizzazione ed un foro polare che funge da supporto per l’impattatore dello stesso. I fori sono dotati di “otturatore” di chiusura pre montati.

E’ inoltre disponibilie il cotile i1Cup R, cotile press-fit non cementato emisferico realizzato in lega di titanio indicato nelle revisioni acetabolari. Presenta fino a dodici fori per l’alloggiamento di viti di stabilizzazione. Per favorirne l’osteointegrazione è disponibile anche una versione la cui finitura superficiale porosa in titanio viene rivestita di idrossiapatite mediante tecnica Plasma Spray sotto vuoto.

Il due sistemi hanno una struttura modulare, cioè offrono numerose possibilità di combinazione con diversi inserti. Gli inserti sono disponibili nella versione in polietilene standard (UHMWPE), nella versione in polietilene crosslinked addizionato con vitamina E (funzione antiossidante) ed in ceramica (solo per la versione i1Cup).

Tutti gli inserti in UHMWPE sono disponibili in versione standard ed anche con protezione anti-lussazione.

Caratteristiche e vantaggi

icon

Ampia selezione di dimensioni: i1Cup
(Ø 44-70 mm); i1Cup R (Ø 50-80 mm)

icon

Doppio rivestimento TiCaP

icon

Sicuro: inserti a triplo fissaggio

icon

Codifica a colori per efficienza dei flussi di lavoro

icon

Semplice set di strumenti e codifica a colori per procedure chirurgiche efficienti

icon

Varie opzioni di posizionamento delle viti ossee

Numerosi anni di esperienza con sistemi d’impianto di successo e svariati modelli di fissazione, abbinati alle più moderne tecnologie di materiali e rivestimenti, hanno portato allo sviluppo di questo nuovo sistema di cotile acetabolare.

 

i1CUP - Flyer

Name: Flyer_I1Cup.pdf
Misura: 3 MB

i1CUP

Name: Catalogo_I1Cup.pdf
Misura: 4 MB

Design Dossier LINK Italia (intern)
Ullmark G, Sorensen J, Nilsson O. Analysis of bone
formation on porous and calcium phosphate-coated
acetabular cups: a randomised clinical (18F)fl uoride
*PET study. Hip international: the journal of clinical and
experimental research on hip pathology and therapy.
2012;22(2):172-8.

UHMWPE for Arthroplasty
Polietilene per artroprotesi
L. Costa - E.M. Brachdel Prever
Ed. Minerva Medica

 


TrabecuLink Augments

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  • Versatilità nel posizionamento dello spessore5
     
  • Fissaggio efficace grazie alla geometria dei pori della struttura TrabecuLink per un’efficace crescita cellulare3,4,7
     
  • Tecnica chirurgica riproducibile
Per la progettazione degli spessori TrabecuLink sono state prese in considerazione e utilizzate le più recenti tecnologie dei materiali e di fissaggio.

Gli spessori TrabecuLink offrono una soluzione interessante per i casi di difetti acetabolari segmentali come alternativa protesica all’allotrapianto strutturale. Il materiale biocompatibile Tilastan-E1,2 e la struttura TrabecuLink offrono un eccellente prerequisito per un trattamento stabile e permanente dei difetti ossei.
Inoltre, la struttura tridimensionale di TrabecuLink, grazie alla dimensione dei pori, alla porosità e alla profondità della struttura, contribuisce a promuovere l’osteoconduzione e la microvascolarizzazione, tenendo conto dei requisiti dello strato proteico che ricopre la struttura (fibronectina - vitronectina - fibrinogeno) 3,4.

Gli spessori possono essere combinati con tutti i cotili Link, in particolare con il cotile MobileLink, il quale ha opzioni variabili per posizionare le viti ossee, poiché il design dello spessore fornisce la flessibilità necessaria per inserire le viti ossee attraverso guscio e spessore.
In caso di difetti acetabolari, la combinazione di un guscio LINK con spessori TrabecuLink può essere la soluzione per aiutare a preservare la naturale anatomia e cinematica del paziente.
La gamma di dimensioni degli spessori consente un adattamento perfetto per diverse anatomie e difetti5.

Versatilità
  • La gamma di dimensioni degli spessori consente un adattamento perfetto per diverse anatomie e difetti5

  • Angolazione/opzioni variabili della vite ossea

  • Il design degli spessori fornisce la flessibilità necessaria per inserire le viti ossee attraverso guscio e spessore: i grandi incavi consentono una grande variabilità per il posizionamento degli spessori5

  • Profilo degli spessori basso

  • Gli spessori possono essere usati capovolti come supporti5

Fissaggio efficace
  • Aderenza sufficiente degli spessori. Gli spessori hanno una grande stabilità primaria5

  • Geometria dei pori della struttura TrabecuLink per un’efficace crescita cellulare3,4,7

  • Ottima connessione tra guscio e spessore mediante l’applicazione di uno strato di cemento (a seconda della tecnica chirurgica) 5,6

    

Tecnica chirurgica riproducibile
  • Le pinze per lo spessore aiutano a posizionare lo spessore5

  • Fissaggio temporaneo dello spessore di prova e dello spessore finale mediante pin di foratura attraverso i fori dei pin; i pin tengono gli spessori di prova in posizione e aiutano a posizionare l’impianto finale5

  • Pochi strumenti necessari 

Struttura tridimensionale TrabecuLink: per una crescita ossea ottimale

 

  • La geometria dei pori (porosità: 70%, dimensione dei pori: 610 – 820 μm, profondità della struttura: fino a 1 mm) garantisce un’eccellente crescita cellulare 3,4,7

Riempimento dei pori

La sequenza di immagini mostra il riempimento di un poro della struttura TrabecuLink con tessuto in condizioni di coltura cellulare in vitro. La fibronectina fissata dai fibroblasti umani e continuamente riorganizzata per un periodo di otto giorni è visibile sotto forma di fibre verdi. La fibronectina è un componente della matrice extracellulare che si forma in una fase iniziale del processo di guarigione. Costituisce una base per l’incorporazione del collagene, il che è essenziale per la mineralizzazione del tessuto e la crescita dell’osso nella struttura. Oltre all’accumulo di fibronectina, che aumenta nel tempo, si può osservare una chiara contrazione della matrice verso il centro del poro. Questo meccanismo di contrazione, attribuibile alle forze cellulari che agiscono nel tessuto, accelera la velocità di riempimento del tessuto rispetto a una crescita tissutale strato per strato (riferimento: Joly P et al., PLOS One 2013; journals.plos.org/plosone/article. Julius Wolff Institute, ospedale universitario della Charité di Berlino

Cotile con fori multipli MobileLink Multi Hole (TrabecuLink) con spessori TrabecuLink

splash

Tecnica chirurgica degli spessori TrabecuLink

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Sistema di cotile acetabolare MobileLink con spessori TrabecuLink

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TrabecuLink Augments - OP

Name: 6871_TrabecuLink-Augments_OP-Impl-Instr_en_2021-05_001.pdf
Misura: 2 MB

TrabecuLink Augments - Product Rationale

Name: 6871_TrabecuLink-Augments_Product_en_2021-02_001.pdf
Misura: 2 MB
  1. Data on File, Waldemar Link.
  2. Wang, Hong, et al. "A comparison of biocompatibility of a titanium alloy fabricated by electron beam melting and selective laser melting." PloS one 11.7 (2016): e0158513
  3. Cecile M. Bidan, Krishna P. Kommareddy, Monika Rumpler, Philip Kollmannsberger, Yves J.M. Brechet, Peter Fratzl, John W.C. Dunlop et al. (2012) How Linear Tension Converts to Curvature: Geometric Control of Bone Tissue Growth. PLoS ONE 7(5): e36336
  4. Pascal Joly, Georg N. Duda, Martin Schöne, Petra B. Welzel, Uwe Freudenberg, Carsten Werner, Ansgar Petersen et al. (2013) Geometry-Driven Cell Organization Determines Tissue Growths in Scaffold Pores: Consequences for Fibronectin Organization. PLoS ONE 8(9): e73545. doi.org/10.1371/journal.pone.0073545
  5. Internal Document, Waldemar Link.
  6. Beckmann, N. A., et al. "Comparison of the stability of three fixation techniques between porous metal acetabular components and augments." Bone & Joint Research 7.4 (2018): 282-288.
  7. Steinemann SG: Compatibility of Titanium in Soft and Hard Tissue – The Ultimate is Osseointegration; Materials for Medical Engineering, WILEY-VCH, Volume 2, Page 199-203

Sistema di doppia mobilità BiMobile

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  • Qualità affidabile
     
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Impianto sicuro
     
  • 
Una soluzione per ogni paziente

Affidabilità – Sicurezza – Soluzione

Il concetto di doppia mobilità è stato sviluppato dal Prof. Gilles Bousquet nel 1975 con l’obiettivo di trattare lussazioni ricorrenti dell’anca.13 Il sistema è composto da un guscio metallico dotato di superficie interna estremamente lucida e da un inserto mobile in polietilene, all’interno del quale si muove la testa protesica con incastro “press-fit”. Ciò consente una maggiore libertà di movimento con una minore abrasione14, 15, 16 e un rischio ridotto di lussazione.15, 17, 18 Sulla base di questo principio è stato sviluppato il sistema di cotile acetabolare BiMobile.

Lo sviluppo del sistema di cotile acetabolare a doppia mobilità è il risultato di molti anni di esperienza con sistemi implantari e modelli di fissazione di successo abbinati alle più moderne tecnologie di materiali e rivestimenti. Ciò che ne consegue è il versatile sistema di cotile acetabolare LINK BiMobile.

Il sistema di cotile acetabolare LINK BiMobile non cementato è disponibile con doppio rivestimento TiCaP. Il doppio rivestimento TiCaP combina le proprietà di uno strato altamente poroso di titanio puro per la fissazione primaria e di un rivestimento in fosfato di calcio osteoconduttivo3, che insieme forniscono un’ottimale stabilità primaria e secondaria dell’impianto.4, 5 Una macrostruttura di supporto sull’equatore del cotile aumenta la stabilità primaria.9

Cotile altamente resistente all’usura1, 2, 6

Il sistema a doppia mobilità Link BiMobile è disponibile in due versioni, cementata o non cementata. I gusci metallici in entrambe le versioni sono realizzati in robusto EndoDur, un materiale in CoCrMo biocompatibile.1, 2 La superficie interna è estremamente lucida per ridurre al minimo l’abrasione.

Uso di note tecniche di ancoraggio

Il cotile acetabolare BiMobile cementato ha una superficie SatinLink finemente opaca, caratteristica anche degli steli SP II. Le strutture latitudinali e longitudinali a scanalature rinforzano il fissaggio e permettono la fuoriuscita dell’aria quando l’impianto viene pressato nello strato di cemento.

Inserto autocentrante11

Gli inserti sono disponibili in UHMWPE ed E-Dur (X-LINKed Vit-E PE) e possono essere combinati con teste protesiche Link realizzate in CoCrMo o ceramica con diametro di 22 o 28 mm.

Caratteristiche e vantaggi

  • Materiale CoCrMo EndoDur biocompatibile altamente resistente all’abrasione1, 2, 6

  • Impianto sicuro grazie a un collegamento impianto-strumento fisso e una visione libera di ostacoli del bordo del cotile acetabolare11, 12

  • Fissaggio non cementato e cementato

  • Teste protesiche da 28 mm a partire da una dimensione del cotile di 48 mm per un ampio range di movimento

  • Ampia gamma di dimensioni (42 – 70 mm)

  • Doppio rivestimento TiCaP clinicamente testato e molto ruvido2, 3

  • Inserti autocentranti per una distribuzione uniforme del carico e una maggiore protezione contro la lussazione7

  • Inserti disponibili in Vit-E PE e UHMWPE

  • Recesso anatomico medioventrale per garantire un ampio range di movimento e proteggere il nervo femorale e l’ilio psoas

  • Margine tra il rivestimento e il guscio metallico adattato alle dimensioni per favorire un’articolazione costante11

  • Flessibilità intraoperatoria11, 12

[Translate to Italienisch:]

BiMobile - Teaserflyer

Name: 679_BiMobile_Teaserflyer_en_2017-06_001a.pdf
Misura: 5 MB

BiMobile - Product Rationale

Name: 6782_BiMobile_Product_EN_2021-09_004.pdf
Misura: 4 MB

BiMobile - OP, Impl., Instr.

Name: 6781_BiMobile_OP_EN_2021-06_006.pdf
Misura: 1 MB

BiMobile Dual Mobility System - Trial Option 1

Name: 6785_BiMobile_Option1_Training_SUT_EN_2021-05_001.pdf
Misura: 347 KB
  1. Documento interno W. LINK (DOC-08614)
  2. Documento interno W. LINK (DOC-08725)
  3. Ullmark G et al.: "Analysis of bone formation on porous and calcium phosphate-coated acetabular cups: a randomised clinical [18F] fluoride PET study." Hip International 22.2 (2012).
  4. Cunningham B W et al.: “General Principles of Total Disc Replacement Arthroplasty”, Spine, Vol. 28, No. 20 Suppl., 2003
  5. Bobyn, J. D., et al. „The optimum pore size for the fixation of porous-surfaced metal implants by the ingrowth of bone.“ Clinical orthopaedics and related research 150 (1980): 263-270.
  6. Long, M., & Rack, H. (1998). Titanium alloys in total joint replacement—a materials science perspective. Biomaterials, 19(18), 1621-1639.
  7. Fabry C, Kaehler M, Hermann S, Woernle C, Bader R. 2014. Dynamic behavior of tripolar hip endoprostheses under physiological conditions and their effect on stability. Medical Engineering & Physics 36:65- 71.
  8. Documento interno W. LINK (DOC-08553)
  9. Documento interno W. LINK (DOC-08695)
  10. Loving L, Herrera L, Banerjee S, Heffernan C, Nevelos J, Markel DC, Mont MA. 2015. Dual mobility bearings withstand loading from steeper cup-inclinations without substantial wear. J Orthop Res. 33(3):398-404.
  11. Documento interno W. LINK (DOC-08847)
  12. Documento interno W. LINK (DOC-07974)
  13. Noyer, D., Canton, J. H. (2016). Once upon a time… Dual mobility: hi story. International Orthopaedics Vol. 41 - No. 3 (March 2017): 611-618
  14. Charnley, John. „The long-term results of low-friction arthroplasty of the hip performed as a primary intervention.“ Bone & Joint Journal 54.1 (1972): 61-76.
  15. Philippot, R., Camilleri, J. P., Boyer, B., et al. (2009). The use of a dual-articulation acetabular cup system to prevent dislocation after primary total hip arthroplasty : analysis of 384 cases at a mean follow-up of 15 years . SICOT 33: 927-932.
  16. Wroblewski, B., Siney, P., Flemin, P. (2009). The principle of low frictional torque in the Charnley total hip replacement. JBJS (Br) Vol. 91-B(7): 855-858.
  17. Stroh, D. Alex, et al. "Dual-mobility bearings: a review of the literature." Expert review of medical devices 9.1 (2012): 23-31.
  18. Nevelos, J., Bhimji, S., Macintyre, J., et al. (2010). Acetabular Bearing Design Has a Greater Influence on Jump Distance than Head Size. 56th Annual ORS Meeting: Poster #2028.

LCU

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  • Tecnica chirurgica
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  • Design degli steli di grande successo1
     
  • Flessibilità intraoperatoria
     
  • Materiali e rivestimenti esclusivi

Disponibile in due versioni di stelo non cementato (superficie PoroLink o con rivestimento HX) e come stelo cementato.
Per tutte le versioni si utilizzano gli stessi set di strumenti.

Il sistema per anca LCU comprende uno stelo per anca cementato e uno non cementato. La versione non cementata è disponibile con un rivestimento HX o una superficie PoroLink (microporosa). Tutte le versioni seguono il concetto di uno stelo diritto con spalla laterale conica. Il profilo è diritto con una sezione trasversale rettangolare.

Per tutti i diversi tipi di stelo del sistema per anca LCU si utilizza lo stesso set di strumenti, potendo così garantire una notevole flessibilità operatoria.

Due diversi tipi di offset consentono l’adattamento all’anatomia del paziente 2:

  • Tipologia standard con un angolo CCD di 130º
  • Tipologia lateralizzante con un angolo CCD di 125º

La stabilità dell’impianto viene ulteriormente ottimizzata dalla tipica forma a V metafisaria, mentre la sezione trasversale rettangolare neutralizza le forze di torsione.5, 6, 8

  • Supporto e fissaggio a livello metadiafisario forniti da un’ampia curvatura mediale con un raggio di 100 mm per l’adattamento anatomico. Per la versione non cementata, ciò è il presupposto per garantire la stabilità primaria e secondaria.

Il collo piatto e conico della protesi consente un ampio range di movimento tra lo stelo della protesi e il cotile acetabolare.2
Il cono da 12/14 mm è progettato per l’uso di teste protesiche LINK modulari in ceramica o metallo con varie lunghezze e diametri.

Inoltre, la regione del collo estremamente lucida riduce l’abrasione in caso di contatto involontario con il cotile acetabolare.9

Versione non cementata

  • Lo stelo è realizzato in Tilastan-S (Ti6Al4V).
  • Le micro irregolarità della superficie metallica sono create dalla sabbiatura con corindone, la quale produce una struttura superficiale omogenea e uniforme con dimensioni dei pori e valori di rugosità che favoriscono l’osteointegrazione.2, 3
  • Il rivestimento HX con spessore di 20 +/- 10 µm viene applicato mediante LEP (“LINK Electrochemical Process”, processo elettrochimico LINK) su tutta la lunghezza della protesi per favorire la crescita ossea.4
  • Le nervature orizzontali nella sezione prossimale dello stelo servono a contrastare il cedimento e a promuovere la stabilità primaria. La regione distale presenta nervature verticali per contrastare le forze rotazionali.7

Versione cementata

  • Lo stelo è realizzato con il nostro materiale EndoDur-S (lega CoCrMo).
  • È possibile operare con gli stessi scalpelli della versione non cementata, consentendo una buona flessibilità intraoperatoria.
  • Lo stelo è estremamente lucido in modo da ridurre il rischio di abrasione del cemento.10

LCU – Hip System cementless & cemented

Name: 636_LCU_OP-Impl-Instr_en_2020-01_003.pdf
Misura: 1 MB
  1. General information on Corail-type femoral stems: Hallan, G., et al. "Medium-and long-term performance of 11 516 uncemented primary femoral stems from the Norwegian arthroplasty register." Bone & Joint Journal 89.12 (2007): 1574-1580."
  2. Internal documentation W. LINK
  3. Garcia-Rey E, Garcia-Cimbrelo E. Grit-Blasted Implant Bone Interface in Total Joint Arthroplasty. In: Karachalios T, editor. Bone-Implant Interface in Orthopedic Surgery: Basic Science to Clinical Applications. London: Springer; 2014. p. 83-9.
  4. Yang C., Effect of calcium phosphate surface coating on bone ingrowth onto porous-surfaced titanium alloy implants in rabbit tibiae, J Oral Maxillofac Surg. 2002 Apr;60(4):422-5.
  5. Hwang KT, Kim YH, Kim YS, Choi IY. Total hip arthroplasty using cementless grit-blasted femoral component: a minimum 10-year follow-up study. The Journal of arthroplasty. 2012;27(8):1554-61.
  6. Jones DL, Westby MD, Greidanus N, Johanson NA, Krebs DE, Robins L, et al. Update on Hip and Knee Arthroplasty: Current State of Evidence. Arthritis care & research. 2005;53:772-80.
  7. Vidalain, Jean-Pierre. Twenty-year results of the cementless Corail stem. International orthopaedics, 2011, 35. year, No. 2, p. 189-194.
  8. Khanuja H, Vakil J, Goddard M, Mont M. Current Concepts Review: Cementless Femoral Fixation in Total Hip Arthroplasty. J Bone Joint Surg Am. 2011;93:500-9.
  9.  International Orthopedics, Volume 41, Number 3, March 2017, Page 611-618
  10. (Scheerlinck, T., and P-P. Casteleyn. "The design features of cemented femoral hip implants." Bone & Joint Journal 88.11 (2006): 1409-1418.)

3C

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  • Design dello stelo ultra-collaudato
     
  • Intercambiabilità intraoperatoria
        
  • Variazioni della superficie e materiali di fascia alta
       
  • Versione standard e corta

Filosofia

Il sistema per anca 3C impiega uno stelo dritto con spalla laterale conica, stelo distale laterale conico e rivestimento prossimale per favorire la crescita ossea prossimale.

Il profilo è diritto con un'ampia dimensione M-L prossimale per conferire stabilità all'impianto contro le forze di rotazione e protegge dall'affondamento.

Due tipi di steli per steli cementati e non cementati, nonché una versione corta degli steli non cementati consentono un adattamento ottimale all'anatomia del paziente e alla qualità ossea

  • Tipo di stelo standard con un angolo CCD di 131º
  • Tipo di stelo lateralizzante con angolo CCD di 127,5º
  • Nessuna differenza di caduta verticale

La versione corta (B) consiste in uno stelo standard accorciato (A). La versione cementata è una taglia in meno rispetto allo stelo non cementato. Queste caratteristiche consentono di impiantare uno stelo corto, standard non cementato o cementato con la stessa tecnica chirurgica, oppure di effettuare una sostituzione intraoperatoria tra le varianti 3C.

Materiali

I seguenti materiali e rivestimenti sono utilizzati per gli steli dell'anca 3C:

  • Lo stelo cementato è realizzato in EndoDur-S (CoCrMo forgiato)
  • Lo stelo non cementato è realizzato in Tilastan-S (lega Ti6Al4V forgiata)
  • La microrugosità della superficie dello stelo assicura la fissazione primaria ed è disponibile in PlasmaLink e doppio rivestimento osteoconduttivo a base di plasma di titanio e fosfato di calcio (TiCaP)1

Questo produce una superficie a micro strutture regolare e uniforme. Lo stelo distale è liscio per scoraggiare l'integrazione ossea.

Proprietà biomeccaniche

  1. Il collo conico appiattito aumenta la gamma di movimento tra lo stelo e il cotile acetabolare

  2. L'area del collo estremamente lucida riduce l'abrasione dell'inserto in polietilene in caso di contatto2

  3. La spalla laterale conica dello stelo consente al grande trocantere di rimanere intatto pur fornendo un'ampia dimensione M-L prossimale dell'impianto - Consente un approccio anteriore diretto

  4. L'ampia curvatura anatomica mediale fornisce supporto metafisario, fissazione e trasferimento del carico. Inoltre garantisce un buon adattamento anatomico, essenziale per la stabilità primaria e a lungo termine

  5. L'estremità distale conica impedisce il contatto con l'osso - Per la lunghezza standard ciò facilita l'introduzione dello stelo nella cavità midollare

3C - Surgical Technique

Name: 6810_3C_OP_en_2021-02_001.pdf
Misura: 2 MB
  1. Khanuja H, Vakil J, Goddard M, Mont M. Current Concepts Review: Cementless Femoral Fixation in Total Hip Arthroplasty. J Bone Joint Surg Am. 2011;93:500-9
  2. International Orthopedics, Volume 41, Number 3, March 2017, Page 611-618  

Lubinus Classic Plus

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  • Costi vantaggiosi, produzione snella
     
  • Stelo utilizzato con successo da decenni1
     
  • Impianto cementato per rapida mobilizzazione postoperatoria2

Trasmissione della forza fisiologica

Lo stelo, realizzato in lega di cobalto-cromo, ha un design semplice ma clinicamente provato.1Ampie superfici arrotondate sul lato mediale e laterale servono a proteggere lo strato di cemento. L’ampio collare della protesi consente la trasmissione della forza prossimale bioarmonica. Il collare contrasta la sinterizzazione dello stelo.3
 

Rapida mobilitazione post-operatoria

Il posizionamento cementato rende il sistema di protesi d’anca particolarmente adatto a pazienti anziani, per i quali la tecnica non cementata non è possibile. La stabilità diretta dello stelo e del cotile nel rivestimento cementato permette una rapida mobilizzazione postoperatoria del paziente. Ciò comporta tempi di recupero e ricovero più brevi per il paziente.2
Anche l’angolo CCD di 126° è stato scelto pensando ai pazienti anziani. Ciò riflette il mutamento fisiologico dell’angolo con l’aumentare dell’età.2

In combinazione con il sistema di cotile acetabolare in polietilene LINK IP, il sistema LINK Lubinus o LINK Vario, questo è un ottimo sistema di protesi d’anca cementata.
 

Stelo vantaggioso dal punto di vista dei costi

Il sistema totale per anca Lubinus Classic Plus forma una categoria a sé. Combina infatti i vantaggi pratici ed economici di un sistema standard moderno con l’elevata qualità del materiale e della lavorazione per cui LINK è nota da oltre 50 anni.
 

LCP - Impl. Instr. OP

Name: 666_LCP_OP-Impl-Instr_en_2019-12_006.pdf
Misura: 1 MB
  1. Rapporto annuale 2002, Registro svedese di artroprotesi di anca, www.shpr.se*
  2. L. Claes, P. Kirschner, C. Perka and M. Rudert, AE-Manual der Endoprothetik - Hüfte und Hüftrevision, Heidelberg Dordrecht London New York: Springer, 2012.
  3. Fröen JF, Lund-Larsen F., Lubinus Interplanta total hip arthroplasties, Tidsskr Nor Loegeforen 1998; 118: 2767-71*

*Questi dati si riferiscono allo stelo IP, il modello precedente della protesi Lubinus Classic Plus.


LINK T.O.P. II

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  • Tecnica chirurgica
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  • Ancoraggio press-fit con file segmentali circolari a livello equatoriale
     
  • Guscio in metallo con fori per l’aggiunta opzionale di viti di fissazione
     
  • Incavo medioventrale per un maggiore movimento e per proteggere l’ileo psoas e il nervo femorale1
     
  • Inserto UHMWPE anti-lussazione opzionale
     
  • Inserti in polietilene in UHMWPE standard e UHMWPE X-LINKed

Gli inserti in UHMWPE sono disponibili nelle versioni standard e anti-lussazione. Entrambe le versioni offrono cinque posizioni di rotazione regolabili, che permettono un allineamento individuale per adattarsi alla situazione specifica dell’anca.

Per una maggiore stabilità secondaria, è disponibile il sistema di cotile acetabolare LINK T.O.P. II con rivestimento osteoconduttivo in fosfato di calcio HX (CaP).2, 3

Nella progettazione del sistema di cotile acetabolare Link T.O.P. II si è attinto ad anni di esperienza con sistemi implantari e modelli di fissazione di successo, oltre a materiali e tecnologie di rivestimento all’avanguardia.

L’incavo medioventrale serve a proteggere il nervo femorale e l’ileo psoas, consentendo al contempo un maggiore raggio di movimento1.
 

Lussazione della testa acetabolare

Resezione della testa acetabolare

Esposizione e alesatura dell’acetabolo

Determinazione della dimensione del cotile

Impianto del guscio metallico

Chiusura del foro centrale

Preparazione della riduzione di prova

Riduzione di prova

Inserimento dell’inserto

Cotile acetabolare LINK® T.O.P.® II in situ

T.O.P. II - Impl. Instr. OP

Name: 6771_TOPII_OP_EN_2022-01_001.pdf
Misura: 2 MB
  1. H. W. Buchholz (1969), “Das künstliche Hüftgelenk”, Reprint from Materia Medica Nordmark, Nov. 1969, 21/11: 613-622. 
     
  2. Palm, L., Jacobsson, S., & Ivarsson, I. (2002). Hydroxyapatite coating improves 8- to 10-year performance of the link RS cementless femoral stem. The Journal of Arthroplasty, 17(2), pp. 172-175.
     
  3. Yang, C. (2002). Effect of calcium phosphate surface coating on bone ingrowth onto porous-surfaced titanium alloy implants in rabbit tibiae. Journal of Oral and Maxillofacial Surgery, 60(4), pp. 422-425.

Cotile acetabolare in polietilene LINK IP

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  • Impianto cementato per una rapida mobilizzazione postoperatoria1
     
  • Rivestimento cementato uniforme tramite distanziatori integrali
     
  • Maggiore mobilità grazie al design ottimale del cotile5
     
  • L’elevata qualità dell’UHMWPE riduce l’abrasione 2, 3, 6, 7

LINK vanta un’esperienza decennale nell’uso di UHMWPE, di cui ha fatto tesoro nella progettazione di cotili acetabolari cementati. L’elevata qualità del polietilene riduce al minimo l’abrasione dei componenti minimizzando così il rischio di osteolisi. Di conseguenza, l’incidenza di allentamento dei componenti è molto ridotta. Oltre all’UHMWPE standard, forniamo anche il sistema in cotili acetabolari in UHMWPE X-LINKed. Questo polietilene altamente reticolato permette di ottenere livelli di abrasione ancora più bassi.2, 3, 6, 7

Oltre alle proprietà del materiale, la forma esterna dei cotili acetabolari aiuta a prevenire l’allentamento. Le tacche radiali nella superficie creano un elevato grado di contatto con il cemento, permettendo la fuoriuscita di aria quando l’impianto viene pressato nello strato di cemento.4 Inoltre, i distanziatori sulla superficie posteriore del cotile acetabolare permettono un rivestimento uniforme del cemento. Il design della superficie aumenta la stabilità del cotile nell’acetabolo, eliminando così in larga misura il rischio di allentamento.8 Questo design è usato molto nei cotili acetabolari in polietilene IP, e FAL e anche nel cotile acetabolare Lubinus.

Un’altra caratteristica dei cotili acetabolari in polietilene cementati è il loro bordo alto, che sporge oltre la forma sferica. Il cotile acetabolare IP si differenzia dal modello Lubinus dal bordo smussato verso l’interno. Questa caratteristica permette al paziente una maggiore mobilità in quanto il collo della protesi impiega di più prima di urtare il bordo del cotile5. In combinazione con lo stelo femorale LINK Lubinus SPII, questo sistema offre un eccezionale impianto dell’anca cementato anatomicamente adattato.

Il cotile acetabolare in polietilene LINK IP è un cotile acetabolare cementato realizzato in UHMWPE. La stabilità diretta del cotile nel rivestimento cementato permette una rapida mobilizzazione postoperatoria del paziente. Ciò comporta tempi di recupero e ricovero più brevi per il paziente.1

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Acetabular Cups cemented - Flyer

Name: 609_cups_cement_flyer_en_2011-06_002.pdf
Misura: 559 KB

Acetabular Cups cemented - Impl. Instr. & OP

Name: 6091_Cups_cemented_OP-Impl-Instr_en_2019-09_003.pdf
Misura: 1 MB
  1. L. Claes, P. Kirschner, C. Perka und M. Rudert, AE-Manual der Endoprothetik - Hüfte und Hüftrevision, Heidelberg Dordrecht London New York: Springer, 2012.
  2. S. M. Kurtz, „Advances in the processing, sterilization, and crosslinking of ultra-high molecular weight polyethylene for total joint arthroplasty“, Biomaterials 1999; 20:1659-1687.
  3. E. M. Brach del Prever, „UHMWPE for arthroplasty: past or future?“, J Orthopaed Traumatol 2009;10:1-8.   
  4. H. W. Buchholz (1969), “Das künstliche Hüftgelenk”, Sonderdruck aus Materia Medica Nordmark, Nov. 1969, 21/11: 613-622   
  5. Documento interno - DOC-07919  
  6. Documento interno - DOC-07954
  7. Documento interno - DOC-08062
  8. Garellick, Kärrholm, Rogmark, Rolfson, Herberts, ANNUAL REPORT 2014; The Swedish National Hip Arthroplasty Register.; p. 75

Cotile acetabolare Lubinus

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  • Impianto cementato per una rapida mobilizzazione postoperatoria1
     
  • Rivestimento cementato uniforme tramite distanziatori integrali
     
  • Il design profondo del cotile con effetto snap-fit contrasta la tendenza alla lussazione
     
  • Struttura eccentrica per il massimo spessore del materiale nelle principali zone portanti4
     
  • L’elevata qualità dell’UHMWPE riduce l’abrasione 2, 3, 7, 8

    Il cotile acetabolare in polietilene LINK® Lubinus® è un cotile acetabolare cementato realizzato in UHMWPE. La stabilità diretta del cotile nel rivestimento cementato permette una rapida mobilizzazione postoperatoria del paziente. Ciò comporta tempi di recupero e ricovero più brevi per il paziente.1
     

    Un’altra caratteristica dei cotili acetabolari in polietilene cementati Lubinus è il loro bordo alto, che sporge oltre la forma sferica. Questa geometria del cotile riduce qualsiasi rischio di lussazione, che viene ulteriormente diminuito da un’ulteriore versione con effetto “snap-fit”. Un’altra caratteristica del cotile acetabolare è la struttura eccentrica. Ciò facilita il massimo spessore del materiale nelle principali zone portanti.4 In combinazione con lo stelo femorale LINK Lubinus SPII, questo sistema offre un eccezionale impianto dell’anca cementato anatomicamente adattato.

    Oltre alle proprietà del materiale, la forma esterna dei cotili acetabolari aiuta a prevenire l’allentamento. Le tacche radiali nella superficie creano un elevato grado di contatto con il cemento, permettendo la fuoriuscita di aria quando l’impianto viene pressato nello strato di cemento.4 Un margine di circa 0,5 mm tra la testa protesica e il cotile acetabolare permettono la “lubrificazione” da parte dei fluidi corporei.9 Inoltre, i distanziatori sulla superficie posteriore del cotile acetabolare permettono un rivestimento uniforme del cemento. Il design della superficie aumenta la stabilità del cotile nell’acetabolo, eliminando così in larga misura il rischio di allentamento.5 Questo design è usato molto nei cotili acetabolari Lubinus® e nei cotili acetabolari in polietilene IP e FAL.
     

    LINK® vanta un’esperienza decennale nell’uso di UHMWPE, di cui ha fatto tesoro nella progettazione di cotili acetabolari cementati. L’elevata qualità del polietilene riduce al minimo l’abrasione dei componenti minimizzando così il rischio di osteolisi. Di conseguenza, l’incidenza di allentamento dei componenti è molto ridotta. Oltre all’UHMWPE standard, forniamo anche il sistema in cotili acetabolari in UHMWPE X-LINKed. Questo polietilene altamente reticolato permette di ottenere livelli di abrasione ancora più bassi. 2, 3, 7, 8
     

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    Acetabular Cups cemented - Impl. Instr. & OP

    Name: 6091_Cups_cemented_OP-Impl-Instr_en_2019-09_003.pdf
    Misura: 1 MB

    Acetabular Cups cemented - Flyer

    Name: 609_cups_cement_flyer_en_2011-06_002.pdf
    Misura: 559 KB
    1. L. Claes, P. Kirschner, C. Perka und M. Rudert, AE-Manual der Endoprothetik - Hüfte und Hüftrevision, Heidelberg Dordrecht London New York: Springer, 2012.
    2. S. M. Kurtz, „Advances in the processing, sterilization, and crosslinking of ultra-high molecular weight polyethylene for total joint arthroplasty“, Biomaterials 1999; 20:1659-1687.
    3. E. M. Brach del Prever, „UHMWPE for arthroplasty: past ot future?“, J Orthopaed Traumatol 2009;10:1-8.   
    4. H. W. Buchholz (1969), “Das künstliche Hüftgelenk”, Sonderdruck aus Materia Medica Nordmark, Nov. 1969, 21/11: 613-622   
    5. Garellick, Kärrholm, Rogmark, Rolfson, Herberts, ANNUAL REPORT 2014; The Swedish National Hip Arthroplasty Register.; p. 75   
    6. Documento interno - DOC-07919  
    7. Documento interno - DOC-07954
    8. Documento interno - DOC-08062
    9. H.W. Buchholz und E. Strichte (engineering BASF), 1972

    Cotile acetabolare in polietilene LINK FAL

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    • Impianto cementato per una rapida mobilizzazione postoperatoria1
       
    • Rivestimento cementato uniforme tramite distanziatori integrali
       
    • Il bordo periferico aumenta la compressione del cemento9
       
    • L’elevata qualità dell’UHMWPE riduce l’abrasione 2, 3, 7, 8

    Il cotile acetabolare in polietilene LINK FAL è un cotile acetabolare cementato realizzato in UHMWPE. La stabilità diretta del cotile nel rivestimento cementato permette una rapida mobilizzazione postoperatoria del paziente. Ciò comporta tempi di recupero e ricovero più brevi per il paziente.1

    LINK vanta un’esperienza decennale nell’uso di UHMWPE, di cui ha fatto tesoro nella progettazione di cotili acetabolari cementati. L’elevata qualità del polietilene riduce al minimo l’abrasione dei componenti, minimizzando così il rischio di osteolisi. Di conseguenza, l’incidenza di allentamento dei componenti è molto ridotta. Oltre all’UHMWPE standard, forniamo anche il sistema in cotili acetabolari in UHMWPE X-LINKed. Questo polietilene altamente reticolato permette di ottenere livelli di abrasione ancora più bassi.2, 3, 7, 8

    Oltre alle proprietà del materiale, la forma esterna dei cotili acetabolari aiuta a prevenire l’allentamento. Le tacche radiali nella superficie creano un elevato grado di contatto con il cemento, permettendo la fuoriuscita di aria quando l’impianto viene pressato nello strato di cemento.4 Inoltre, i distanziatori sulla superficie posteriore del cotile acetabolare permettono un rivestimento uniforme del cemento. Il design della superficie aumenta la stabilità del cotile nell’acetabolo, eliminando così in larga misura il rischio di allentamento. Questo design è usato molto nei cotili acetabolari in polietilene FAL, e IP e anche nel cotile acetabolare Lubinus.

    Un’altra caratteristica dei cotili acetabolari in polietilene cementati è il loro bordo alto, che sporge oltre la forma sferica. Inoltre, il cotile acetabolare FAL presenta un bordo periferico parziale, a differenza del cotile acetabolare IP e del cotile acetabolare Lubinus. Questo bordo aumenta la compressione del cemento, il che a sua volta consente una migliore stabilizzazione del cotile nel rivestimento di cemento.9 In combinazione con lo stelo femorale LINK SPII Lubinus, questo sistema offre un’eccezionale protesi d’anca cementata adattata anatomicamente.

    Acetabular Cups cemented - Impl. Instr. & OP

    Name: 6091_Cups_cemented_OP-Impl-Instr_en_2019-09_003.pdf
    Misura: 1 MB

    Acetabular Cups cemented - Flyer

    Name: 609_cups_cement_flyer_en_2011-06_002.pdf
    Misura: 559 KB
    1. L. Claes, P. Kirschner, C. Perka und M. Rudert, AE-Manual der Endoprothetik - Hüfte und Hüftrevision, Heidelberg Dordrecht London New York: Springer, 2012.
    2. S. M. Kurtz, „Advances in the processing, sterilization, and crosslinking of ultra-high molecular weight polyethylene for total joint arthroplasty“, Biomaterials 1999; 20:1659-1687.
    3. E. M. Brach del Prever, „UHMWPE for arthroplasty: past or future?“, J Orthopaed Traumatol 2009;10:1-8.   
    4. H. W. Buchholz (1969), “Das künstliche Hüftgelenk”, Sonderdruck aus Materia Medica Nordmark, Nov. 1969, 21/11: 613-622   
    5. Garellick, Kärrholm, Rogmark, Rolfson, Herberts, ANNUAL REPORT 2014; The Swedish National Hip Arthroplasty Register.; p. 75   
    6. Documento interno - DOC-07919  
    7. Documento interno - DOC-07954
    8. Documento interno - DOC-08062
    9. W. Buchholz, Das künstliche Hüftgelenk, Modell St. Georg, in Der totale Hüftgelenkersatz, Georg Thieme Verlag Stuttgart, 1985

    Cotile acetabolare Endo-Model

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    • Impianto cementato per una rapida mobilizzazione postoperatoria1
       
    • Rivestimento cementato uniforme tramite distanziatori integrali
       
    • Ampio raggio di movimento e protezione dell’ilio psoas grazie a incavo medioventrale4
       
    • Il bordo periferico aumenta la compressione del cemento9
       
    • L’elevata qualità del UHMWPE riduce l’abrasione3, 7, 8

    Il cotile acetabolare in polietilene LINK Endo-Model è un cotile acetabolare cementato realizzato in UHMWPE. La stabilità diretta del cotile nel rivestimento cementato permette una rapida mobilizzazione postoperatoria del paziente. Ciò comporta tempi di recupero e ricovero più brevi per il paziente.1

    Un’altra caratteristica dei cotili acetabolari in polietilene cementati è il loro bordo alto, che sporge oltre la forma sferica. Il cotile acetabolare Endo-Model è caratterizzato da un incavo medioventrale integrale che fornisce ampio movimento e protegge il nervo femorale e l’ileo psoas, che può essere irritato dal bordo del cotile nel caso di diametri maggiori.4 Inoltre, presenta un bordo periferico parziale, a differenza del cotile acetabolare IP e del cotile acetabolare Lubinus. Questo bordo aumenta la compressione del cemento, il che a sua volta consente una migliore stabilizzazione del cotile nel rivestimento di cemento.9 In combinazione con lo stelo femorale LINK SPII Lubinus, questo sistema offre un’eccezionale protesi d’anca cementata adattata anatomicamente.

    Oltre alle proprietà del materiale, la forma esterna dei cotili acetabolari aiuta a prevenire l’allentamento. Le tacche radiali nella superficie creano un elevato grado di contatto con il cemento, permettendo la fuoriuscita di aria quando l’impianto viene pressato nello strato di cemento.4 Un margine di circa 0,5 mm tra la testa protesica e il cotile acetabolare permettono la “lubrificazione” da parte dei fluidi corporei.10 Inoltre, i distanziatori sulla superficie posteriore del cotile acetabolare permettono un rivestimento uniforme del cemento. Il design della superficie aumenta la stabilità del cotile nell’acetabolo, eliminando così in larga misura il rischio di allentamento.5 Questo design è usato molto nei cotili acetabolari in polietilene FC, FAL e IP così come nel cotile acetabolare Lubinus.

    LINK vanta un’esperienza decennale nell’uso di UHMWPE, di cui ha fatto tesoro nella progettazione di cotili acetabolari cementati. L’elevata qualità del polietilene riduce al minimo l’abrasione dei componenti, minimizzando così il rischio di osteolisi. Di conseguenza, l’incidenza di allentamento dei componenti è molto ridotta. Oltre all’UHMWPE standard, forniamo anche il sistema in cotili acetabolari in UHMWPE X-LINKed. Questo polietilene altamente reticolato permette di ottenere livelli di abrasione ancora più bassi.2, 7, 8

    Acetabular Cups cemented - Impl. Instr. & OP

    Name: 6091_Cups_cemented_OP-Impl-Instr_en_2019-09_003.pdf
    Misura: 1 MB

    Acetabular Cups cemented - Flyer

    Name: 609_cups_cement_flyer_en_2011-06_002.pdf
    Misura: 559 KB
    1. L. Claes, P. Kirschner, C. Perka und M. Rudert, AE-Manual der Endoprothetik - Hüfte und Hüftrevision, Heidelberg Dordrecht London New York: Springer, 2012.
    2. S. M. Kurtz, „Advances in the processing, sterilization, and crosslinking of ultra-high molecular weight polyethylene for total joint arthroplasty“, Biomaterials 1999; 20:1659-1687.
    3. E. M. Brach del Prever, „UHMWPE for arthroplasty: past ot future?“, J Orthopaed Traumatol 2009;10:1-8.   
    4. H. W. Buchholz (1969), “Das künstliche Hüftgelenk”, Sonderdruck aus Materia Medica Nordmark, Nov. 1969, 21/11: 613-622   
    5. Garellick, Kärrholm, Rogmark, Rolfson, Herberts, ANNUAL REPORT 2014; The Swedish National Hip Arthroplasty Register.; p. 75   
    6. Documento interno - DOC-07919  
    7. Documento interno - DOC-07954
    8. Documento interno - DOC-08062
    9. W. Buchholz, Das künstliche Hüftgelenk, Modell St. Georg, in Der totale Hüftgelenkersatz, Georg Thieme Verlag Stuttgart, 1985
    10. H.W. Buchholz und E. Strichte (enginearing BASF), 1972

    Cotili acetabolari in polietilene FC

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    • Impianto cementato per una rapida mobilizzazione postoperatoria1
       
    • Rivestimento cementato uniforme tramite distanziatori integrali
       
    • Il bordo periferico aumenta la compressione del cemento9
       
    • L’elevata qualità dell’UHMWPE riduce l’abrasione 2, 3, 7, 8

    Il cotile acetabolare in polietilene LINK FC è un cotile acetabolare cementato realizzato in UHMWPE. La stabilità diretta del cotile nel rivestimento cementato permette una rapida mobilizzazione postoperatoria del paziente. Ciò comporta tempi di recupero e ricovero più brevi per il paziente.1

    Un’altra caratteristica dei cotili acetabolari in polietilene cementati è il loro bordo alto, che sporge oltre la forma sferica. Il cotile acetabolare FC si differenzia dal modello FAL dal bordo smussato verso l’interno. Questa caratteristica permette al paziente una maggiore mobilità in quanto il collo della protesi impiega di più prima di urtare il bordo del cotile.6 Inoltre, il cotile acetabolare FC ha un bordo periferico, esattamente come il cotile acetabolare FAL e a differenza del cotile acetabolare IP e del modello Lubinus. Questo bordo aumenta la compressione del cemento, il che a sua volta consente una migliore stabilizzazione del cotile nel rivestimento di cemento.9 In combinazione con lo stelo femorale LINK SPII Lubinus, questo sistema offre un’eccezionale protesi d’anca cementata adattata anatomicamente.

    Oltre alle proprietà del materiale, la forma esterna dei cotili acetabolari aiuta a prevenire l’allentamento. Le tacche radiali nella superficie creano un elevato grado di contatto con il cemento, permettendo la fuoriuscita di aria quando l’impianto viene pressato nello strato di cemento.4 Inoltre, i distanziatori sulla superficie posteriore del cotile acetabolare permettono un rivestimento uniforme del cemento. Questo design della superficie aumenta la stabilità del cotile nell’acetabolo ed elimina in gran parte il rischio di allentamento. Questo design del cotile viene utilizzato con grande successo nei cotili acetabolari in polietilene FAL e IP e nel modello Lubinus.

    LINK vanta un’esperienza decennale nell’uso di UHMWPE, di cui ha fatto tesoro nella progettazione di cotili acetabolari cementati. L’elevata qualità del polietilene riduce al minimo l’abrasione dei componenti, minimizzando così il rischio di osteolisi. Di conseguenza, l’incidenza di allentamento dei componenti è molto ridotta. Oltre all’UHMWPE standard, forniamo anche il sistema in cotili acetabolari in UHMWPE X-LINKed. Questo polietilene altamente reticolato permette di ottenere livelli di abrasione ancora più bassi. 2, 7, 8

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    Acetabular Cups cemented - Impl. Instr. & OP

    Name: 6091_Cups_cemented_OP-Impl-Instr_en_2019-09_003.pdf
    Misura: 1 MB

    Acetabular Cups cemented - Flyer

    Name: 609_cups_cement_flyer_en_2011-06_002.pdf
    Misura: 559 KB
    1. L. Claes, P. Kirschner, C. Perka und M. Rudert, AE-Manual der Endoprothetik - Hüfte und Hüftrevision, Heidelberg Dordrecht London New York: Springer, 2012.
    2. S. M. Kurtz, „Advances in the processing, sterilization, and crosslinking of ultra-high molecular weight polyethylene for total joint arthroplasty“, Biomaterials 1999; 20:1659-1687.
    3. E. M. Brach del Prever, „UHMWPE for arthroplasty: past or future?“, J Orthopaed Traumatol 2009;10:1-8.   
    4. H. W. Buchholz (1969), “Das künstliche Hüftgelenk”, Sonderdruck aus Materia Medica Nordmark, Nov. 1969, 21/11: 613-622   
    5. Garellick, Kärrholm, Rogmark, Rolfson, Herberts, ANNUAL REPORT 2014; The Swedish National Hip Arthroplasty Register.; p. 75   
    6. Documento interno - DOC-07919  
    7. Documento interno - DOC-07954
    8. Documento interno - DOC-08062
    9. W. Buchholz, Das künstliche Hüftgelenk, Modell St. Georg, in Der totale Hüftgelenkersatz, Georg Thieme Verlag Stuttgart, 1985

    Waldemar Link GmbH & Co. KG

    Joint Prostheses "Made in Germany"

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